Contrariamente ai suoi testi eruditi, gli insegnamenti orali di Ostad Elahi erano sempre espressi in maniera semplice e diretta, tale da renderli accessibili a tutti. Due volumi di questi insegnamenti, trascritti e curati da suo figlio, il Prof. Bahram Elahi, sono stati pubblicati postumi con il titolo Asar ol-Haqq (Tracce di Verità). Rispondendo alle domande dei suoi familiari, degli amici e di visitatori di ogni ceto e professione, Ostad trattò gli argomenti più vari, dall’anelito alla trascendenza e dai diversi livelli della conoscenza di sé al ruolo delle pratiche meditative e al processo del perfezionamento spirituale. Una breve selezione tratta da questi due volumi è stata pubblicata di recente in Francia con il titolo Paroles de Vérité e successivamente in Italia con il titolo Parole di Verità. Qui di seguito, alcuni di questi detti sono stati raggruppati per argomento.

Sull’etica

La chiave di volta della vita in questo mondo è il rispetto dei diritti altrui.

Un vero essere umano è chi gioisce della felicità degli altri e condivide le loro pene.

Laddove la naturale tendenza degli esseri umani è pensare prima di tutto al loro interesse e tener conto dell’interesse degli altri solo quando se ne presenta l’occasione, un vero essere umano antepone sempre l’interesse degli altri al proprio.

Il bene deve essere compiuto per dovere e con l’intenzione di cercare la soddisfazione divina. Quando volete fare del bene, non guardate la persona, ma abbiate in mente solo il vostro dovere e la soddisfazione divina. È in queste condizioni che conserverete tutto il beneficio delle vostre buone azioni.

Essere veramente umani e conoscere Dio significa avere tenerezza di cuore, essere compassionevoli e rattristarsi per le disgrazie altrui. Questi sono coloro il cui cuore è illuminato da Dio. Al contrario, coloro che hanno il cuore duro e mancano di compassione sono privi di questa luce.

Sulla Conoscenza di Sé

Ogni persona che voglia intraprendere la via della Perfezione deve prima di tutto orientare la propria intenzione. Se la sua intenzione è la soddisfazione divina e la Sua prossimità, arriverà al Fine. Altrimenti mancherà l’essenziale.

La Verità consiste nel sapere chi siamo, da dove veniamo, quali siano i nostri doveri qui sulla terra e dove sia la nostra destinazione finale. Per raggiungere la Verità, bisogna fare di queste domande l’oggetto della propria ricerca, e provare a comprenderle attraverso la pratica.

La chiave dell’enigma della conoscenza di sé è penetrare in se stessi, vale a dire cercare Dio dentro di sé. La disposizione alla conoscenza di sé esiste in ogni uomo, ma prima occorre imparare come attivarla.

L’uomo, finché non si conosce, non può conoscere Dio. Il primo passo da compiere nella conoscenza di sé è la lotta contro l’egoismo e l’egocentrismo.

La chiave che apre tutte le porte spirituali è la “volontà”. Quando, attraverso la forza di volontà, l’uomo padroneggia il suo ego, può entrare in comunicazione con il mondo spirituale.

Sulla vita in società

La mia Scuola è come una nuova medicina [dell’anima] che ho messo a punto dopo numerosi anni di ascesi, di esperienze e di ricerche. Di fatto, si tratta di esperienze che ho vissuto personalmente.

Finché non sono entrato nella pubblica amministrazione, non ho realizzato che i dodici anni passati in ascesi e meditazioni rispettando le regole equivalevano ad un solo anno di lavoro in ufficio. La mia professione, e le situazioni delicate in cui mi sono trovato, mi hanno messo di fronte a ogni sorta di tentazioni, ma non ho fallito, ed è per questo che ciascuno di quegli anni ha avuto lo stesso valore dei miei dodici anni di ascesi.

Questa Via… non è la via delle parole, è la via dell’azione e vi si progredisce unicamente attraverso l’azione.

Non bisogna allontanarsi dalla società per vivere ritirati e in preghiera, come facevano i mistici del passato. Voi dovete vivere nella società, continuando a prestare attenzione alla Fonte.

Non vi è niente di meglio per un viator che avere sempre presente il proprio Fine. È come qualcuno che voglia raggiungere una destinazione: è meglio che non si attardi a guardare le vetrine dei negozi e che non si lasci prendere da altre distrazioni ma che vada avanti a grandi passi verso la sua meta.

Sulla religione e la preghiera

Religione significa conoscere Dio e agire come vuole Lui. E ciò che Egli ci richiede, ha lo scopo di assicurare la pace e il benessere per tutti.

È nei loro accessori che le religioni differiscono le une dalle altre, altrimenti, per ciò che concerne i principi fondamentali e il Fine, non sono che una.

Qualunque sia la nostra religione, ciò che ci si aspetta da noi è di essere veramente umani, vale a dire avere un fondo di bontà, integrità morale e una buona intenzione.

Dio tiene conto del cuore, non della lingua. Potete parlare qualsiasi lingua, potete perfino non dire niente, Egli guarda solo il cuore.

Dio accetta tutte le preghiere intime e individuali, qualunque sia il momento, il luogo, la situazione, la forma… a condizione che l’attenzione sia rivolta verso la Fonte.