La solitudine va ricercata dentro di sé, non nell’isolamento.

Se qualcuno si isola e si priva di tutto ritenendo di essere virtuoso, questo non è giusto. Ciò che conta è restare virtuosi continuando a vivere in seno alla società.

La musica ha innumerevoli proprietà di cui molte non sono state ancora scoperte.

Il mio approccio somiglia a un nuovo campo della medicina, basato su anni di ascetismo, sperimentazione e ricerca; in realtà, è la sintesi della mia esperienza personale.

Nei cuori puri albergano la luce e l’amore, non l’oscurità e l’odio.

La musica ha un effetto straordinario su ogni cosa, perfino sui minerali e sui vegetali.

Ci sono due cose per le quali il mio tempo è stato speso bene: il tanbur e la pratica spirituale.

La chiave di volta della vita in questo mondo è il rispetto dei diritti altrui.

Nel processo di perfezionamento l’egoismo, l’egocentrismo e l’alterigia sono tra i peggiori difetti.

Le buoni intenzioni di per sé hanno un valore spirituale, anche se l’opportunità di metterle in atto non si presenta.

L’essere umano degno di questo nome è chi gioisce della felicità degli altri e compatisce le loro disgrazie.

Il vero significato delle cose deve essere compreso intrinsecamente; non può essere trasmesso a parole.

Il tanbur ha un linguaggio suo proprio che risuona con il pensiero contemplativo.

Durante tutta la mia carriera di giudice, ho sempre cercato di rieducare i colpevoli piuttosto che esigere la pena.

Il caso non esiste, tutto ha una causa e una ragion d’essere.

Più si estendono e si approfondiscono le proprie cognizioni, più si prende coscienza della propria insignificanza.

Penetrate in voi stessi, perché è lì che si trova la chiave per tutto ciò che cercate.

Quale piacere più grande dell’essere pronti a uniformarsi alla Sua volontà.

Questa Via… non è la via delle parole, è la via dell’azione e vi si progredisce unicamente attraverso l’azione.

Qualunque sia la nostra religione, ciò che ci si aspetta da noi è di essere veramente umani, vale a dire avere un fondo di bontà, integrità morale e una buona intenzione.

L’uomo deve vivere in modo tale da non dover mai nascondere niente a nessuno.

Il percorso della via si può riassumere in due punti: avere “l’attenzione” volta alla Fonte ed essere di aiuto agli altri.

Non abbiamo che un desiderio: che Egli faccia sì che noi possiamo sempre compiere la Sua volontà, e che questa Sua volontà sia la fonte della nostra aspirazione.

È la volontà la chiave che permette di accedere a tutti i livelli della spiritualità.

La Verità non ha bisogno di prove o di argomentazioni. È essa stessa la sua prova.

In ogni cosa, prendete sempre il partito della prudenza.

Quando una persona muore i tratti del carattere che porta via con sé dipendono dal suo grado di perfezionamento spirituale.

Tutto è in noi: niente proviene dall’esterno.

Meno si sa, più si è soddisfatti della propria persona.

La perseveranza e la tenacia in qualsiasi cosa si intraprenda, alla fine porteranno un risultato.

La solitudine va ricercata dentro di sé, non nell’isolamento.

Se qualcuno si isola e si priva di tutto ritenendo di essere virtuoso, questo non è giusto. Ciò che conta è restare virtuosi continuando a vivere in seno alla società.

La musica ha innumerevoli proprietà di cui molte non sono state ancora scoperte.

Il mio approccio somiglia a un nuovo campo della medicina, basato su anni di ascetismo, sperimentazione e ricerca; in realtà, è la sintesi della mia esperienza personale.

Nei cuori puri albergano la luce e l’amore, non l’oscurità e l’odio.

La musica ha un effetto straordinario su ogni cosa, perfino sui minerali e sui vegetali.

Ci sono due cose per le quali il mio tempo è stato speso bene: il tanbur e la pratica spirituale.

La chiave di volta della vita in questo mondo è il rispetto dei diritti altrui.

Nel processo di perfezionamento l’egoismo, l’egocentrismo e l’alterigia sono tra i peggiori difetti.

Le buoni intenzioni di per sé hanno un valore spirituale, anche se l’opportunità di metterle in atto non si presenta.

L’essere umano degno di questo nome è chi gioisce della felicità degli altri e compatisce le loro disgrazie.

Il vero significato delle cose deve essere compreso intrinsecamente; non può essere trasmesso a parole.

Il tanbur ha un linguaggio suo proprio che risuona con il pensiero contemplativo.

Durante tutta la mia carriera di giudice, ho sempre cercato di rieducare i colpevoli piuttosto che esigere la pena.

Il caso non esiste, tutto ha una causa e una ragion d’essere.

Più si estendono e si approfondiscono le proprie cognizioni, più si prende coscienza della propria insignificanza.

Penetrate in voi stessi, perché è lì che si trova la chiave per tutto ciò che cercate.

Quale piacere più grande dell’essere pronti a uniformarsi alla Sua volontà.

Questa Via… non è la via delle parole, è la via dell’azione e vi si progredisce unicamente attraverso l’azione.

Qualunque sia la nostra religione, ciò che ci si aspetta da noi è di essere veramente umani, vale a dire avere un fondo di bontà, integrità morale e una buona intenzione.

L’uomo deve vivere in modo tale da non dover mai nascondere niente a nessuno.

Il percorso della via si può riassumere in due punti: avere “l’attenzione” volta alla Fonte ed essere di aiuto agli altri.

Non abbiamo che un desiderio: che Egli faccia sì che noi possiamo sempre compiere la Sua volontà, e che questa Sua volontà sia la fonte della nostra aspirazione.

È la volontà la chiave che permette di accedere a tutti i livelli della spiritualità.

La Verità non ha bisogno di prove o di argomentazioni. È essa stessa la sua prova.

In ogni cosa, prendete sempre il partito della prudenza.

Quando una persona muore i tratti del carattere che porta via con sé dipendono dal suo grado di perfezionamento spirituale.

Tutto è in noi: niente proviene dall’esterno.

Meno si sa, più si è soddisfatti della propria persona.

La perseveranza e la tenacia in qualsiasi cosa si intraprenda, alla fine porteranno un risultato.

A proposito di Ostad Elahi

Ostad Elahi è stato un influente pensatore, giurista e musicista, fondatore di un approccio innovativo alla conoscenza di sé e del significato dell’esistenza. Nato in un remoto villaggio dell’Iran occidentale, ha iniziato il suo straordinario percorso conducendo una vita di pura mistica classica, radicata nelle antiche pratiche ascetiche. In seguito, ha abbandonato la vita contemplativa e il ritiro spirituale per mettere alla prova i propri principi etici in seno alla società, e da insigne giurista ha dedicato la sua vita alla funzione pubblica. Dopo il pensionamento, ha elaborato numerosi trattati accademici, frutto della sua costante ricerca e della sua esperienza personale. Nella sua opera ha enucleato la quintessenza delle grandi tradizioni religiose, proponendo un percorso esistenziale compatibile con la vita e la mentalità dei nostri giorni.

Carriera giudiziaria

Nel corso della sua carriera – da Giudice istruttore nelle corti distrettuali a Presidente della Corte Penale d’Appello – Ostad Elahi si è trovato a fronteggiare continuamente l’influenza e la corruzione esercitate dai ricchi mercanti e dai potenti proprietari terrieri che, dopo la caduta della dinastia Qajar, esercitavano un pressante controllo sul nascente Ministero della Giustizia. Il suo rifiuto di cedere a tali pressioni o di compromettere la sua integrità, malgrado le minacce alla propria sicurezza personale e i continui trasferimenti per ricoprire incarichi gravosi, lo portarono a concludere che i dodici anni di ascesi precedenti al suo ingresso nella funzione pubblica avevano minor valore spirituale di un solo anno trascorso nella magistratura, nello sforzo costante di compiere il proprio dovere.

Filosofia e pensiero

Secondo Ostad Elahi, l’essere umano è qualcosa di più di un corpo fisico dotato di intelligenza. Il nostro Io reale, o “anima”, non si limita all’esistenza biologica e non muore al termine della vita del corpo. Questo Io è dotato di ragione, di volontà, di senso morale, e ha in sé l’innata capacità di trasformarsi ed evolvere verso uno stato superiore, che Ostad considera come il vero scopo della nostra esistenza e che chiama “Perfezione”. La sua filosofia innovativa indica i requisiti cognitivi e i principi etici necessari per percorrere gli stadi del processo di perfezionamento spirituale dell’anima, che culmina nella piena realizzazione della propria umanità.

Influenza musicale

All’età di nove anni, Ostad era già riconosciuto come un impareggiabile maestro nell’arte del tanbur, un antico liuto curdo utilizzato esclusivamente per scopi devozionali. Ostad non solo ha trasformato l’arte del tanbur modificando lo strumento – a cui aggiunse una terza corda, innovandone le tecniche di utilizzo attraverso l’uso di tutte e dieci le dita e introducendo nuove tonalità di risonanza – ma ha anche elevato l’antica tradizione musicale a forma dotta di arte, assemblando un repertorio di più di cento brani. In sostanza, il profondo impatto della musica di Ostad è il riflesso di un’intera vita dedicata alla conoscenza di sé e alla ricerca della trascendenza e del significato dell’esistenza.